Conosciamo quanto può essere desolata la città di Como in una fredda serata invernale, ma attraversare le piazze vuote alle 18:00 trasforma una passeggiata in una scena tra incubo e realtà.
La consapevolezza che non ci troviamo nel bel mezzo della notte, ma i locali sono chiusi in seguito alle nuove ordinanze ci fa percepire tutto il vuoto che manca in ogni via e piazza. C’è qualcosa di strano, un silenzio irreale che parla. E anche le fotografie sanno parlare.
Il reportage fotografico a Como
Forse durante la nostra passeggiata potremo imbatterci in qualche abito colorato protetto da solide vetrine, in oggetti di arte o in forme plastiche dalla figura umana senza mascherina.
In che misura gli oggetti cambiano la percezione di uno spazio?
La consapevolezza su ciò che sta accadendo modifica la nostra relazione con i luoghi che conosciamo?
Fotografie di una Como deserta
Sedie e tavoli impilati diventano i protagonisti di una storia che inizia alle 18:00 di ogni sera.
Senza mascherina Arte in quarantena Norton antivirus error
I luoghi abituali possono essere magicamente interessanti se osservati da un altro punto di vista: questo è uno dei poteri della fotografia.
Foto realistiche che lasciano il segno